Se lavorare da casa non è una idea nuova, certamente lo è farla diventare parte della strategia di differenziazione di una città. “Think outside the office” è infatti lo stimolante video promozionale del Calgary Economic Development per sostenere le nuove forme di lavoro a distanza e da casa.
Qui un interessante paper sui benefici connessi con le nuove forme del lavoro a distanza.
Diventerà sempre più una modalità diffusa? Che cosa ne pensate?
via
Credo che il telelavoro sia assolutamente da praticare, ma che non debba assolutamente comprendere tutto il tempo lavorativo di una persona. La divisione tra lo spazio lavorativo e quello privato è importantissima (tanto che esistono uffici come questo http://tiny.cc/ctiwo )ed è fondamentale la condivisione di spazio con colleghi e collaboratori per produrre stimoli creativi e creare empatia con gli altri.
RispondiEliminaCiao Alessandra,
RispondiEliminasono d'accordo che ci sia necessità di una separazione degli spazi. Bello il tuo Office-Pod.
Il co-working (http://coworkingproject.com/) ad esempio, è una stimolante possibilità. Credo che sia però una questione di organizzazione e di tipologia di lavoro.
Ciao Stefano,
RispondiEliminaDi sicuro dipende da che lavoro si fa e da come ci si organizza. A mio avviso se il telelavoro viene letto come "creazione di un network" diviene funzionale a qualsiasi progetto, basta poi prevedere dei momenti o delle modalità di incontro tra "i nodi della rete" in modo che possano visualizzarla e sentirsi partecipi di qualcosa di concreto. D'altra parte è così che funziona la "redazione" di Brand Care magazine (http://issuu.com/brandcaremagazine), l'house organ della mia società.
P.S. Molto interessante il progetto Cowo: se avessi un ufficio più grande parteciperei sicuramente!