Per attivare un confronto "a distanza" sul marketing personale, ho rivolto 4 domande a colleghi ed amici professionisti.
Ne sono scaturite diverse mininterviste. Andrea Colaianni inaugura oggi la serie.
Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?
A mio parere una strategia di marketing personale è fondamentale non solo oggi, ma è da sempre alla base del successo per un professionista e non solo per chi si occupa di comunicazione. Negli ultimi anni più che mai, la risonanza delle relazioni che creiamo sono ampliate grazie ai social media, la reputazione personale non interessa più solo coloro che lavorano nel nostro stesso settore, ma ad un audience molto più allargata.
Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?
Direi che gli strumenti sono una naturale evoluzione di quello che cerco di fare tutti i giorni nel mio lavoro; non tento quindi di focalizzarmi su di essi, quanto più sulla condivisione delle mie esperienze. Il mio blog è quello che più di tutti utilizzo, grazie alla possibilità di argomentare i miei punti di vista, mentre Twitter è un modo di condividere l'esperienza e gli spunti interessanti che provengono non solo da me, ma dal mercato di cui mi occupo in generale; perché no, far conoscere anche le mie passioni e il mio modo di essere.
Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?
Volere tutto e subito. Una promozione personale deve essere qualcosa di non artificiale, qualcosa che nasca dalla propria expertise e dalla propria personalità. Evitare quindi una strategia di over-activity su tutti i social network, condividere link senza aver letto il contenuto o promuovere solo le proprie attività. L'obiettivo in primis è di migliorare se stessi, prendendo il meglio delle esperienze altrui.
Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?
Trovare prima di tutto un proprio posizionamento, che sia il più possibile differente da quello degli altri. Creare un proprio tone of voice e uno storytelling che si sposi bene con chi siamo realmente, per non deludere nessuno nel momento in cui si incontrano offline le stesse persone con cui abbiamo avuto un esperienza online.
Andrea Colaianni, Marketing e Social Media Strategist, è autore del blog WoMarketing dove analizza le principali campagne marketing, advertising, social media, buzz e viral marketing. Blogger italiano e francese è co-autore del primo libro sul Buzz Marketing nei Social Media. Oltre a PromoDigital del gruppo internazionale Wikio, ha collaborato con diverse agenzie inglesi e francesi e insegna marketing e social media marketing in diversi master e università italiane.
Ottimi spunti, che condivido in pieno. Il focus sullo sharing delle proprie esperienze è fondamentale
RispondiEliminaConcordo: grazie Carlo della visita e del tuo commento.
RispondiEliminaA presto ciao
Ottimo articolo da cui ho tratto benefici!
RispondiEliminavedo sempre di più come sia di fondamentale importanza il "tone of voice" non improvvisato su due piedi, ma sempre legato all'imparare dall'esperienza altrui.
Umili e leoni !
Claudio.