Quattro domande a colleghi ed amici professionisti. Quinto confronto "a distanza" sul marketing personale. Oggi incontriamo Giuseppe Mauriello.
Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?
Il personal marketing nel contesto odierno, secondo la mia visione, ha assunto una valenza strategica di rilievo nell'approccio tra il consulente/professionista freelance ed il suo mercato di riferimento.
La diffusione capillare di internet e l'interazione in real time, derivante dalla presenza nei social networks, sono stati sicuramente una leva determinante.
In virtù di esperienze di lavoro iniziate già venti anni fa con part time durante il percorso di studi, considero che la comunicazione off line ha tutt'oggi un ruolo cruciale nel personal marketing, e che ad essa deve integrarsi una performante presenza on line, tramite l'individuazione dei canali più idonei alla propria personalità/competenza professionale e all'impiego appropriato di tecnologie web 2.0.
Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?
Oltre ad una buona e collaborativa presenza nei social networks, i miei strumenti strategici si riassumono in:
1. Trasparenza;
2. Concretezza;
3. Expertise.
Nell'ordine sopra citato, poiché valuto importante la mia expertise ma non decisiva (non sono un consulente McKinsey…)
Credo che, dopo l'orientamento al Prodotto (Marketing 1.0), seguito da quello al Cliente (Marketing 2.0), probabilmente ci stiamo dirigendo verso un orientamento all'anima (Marketing 3.0 ???).
E’ possibile vendere valore ai propri “partner di canale” (un ibrido di imprese, consumatori e dipendenti), generando un ulteriore valore aggiunto alla comunità in generale, il cosiddetto “profitto sociale”.
Partner di canale che sono enti sia “con”, sia “senza” finalità di lucro. Alcuni miei recenti clienti, ad esempio, sono figli dell'empatia generata da un post su Facebook o da un incontro sociale avuto nelle mie attività di volontariato.
In sintesi: marketing emozionale, sviluppando in modo annesso un considerevole marketing territoriale, (e non mi riferisco solo al comprensorio di appartenenza, ma anche all'individuazione di specifiche aree dove poter penetrare).
Qual'è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?
Errori da evitare nel personal marketing (sia on line sia off line) possono derivare:
- Assenza totale di una pianificazione strategica rivolta ai potenziali clienti;
- Assenza di un processo di posizionamento lineare rispetto ai propri competitors.
Il proprio positioning deve avvenire secondo un’evoluzione “step by step”.
Internet ha generato due paradigmi chiave:
- Liquidità delle risorse;
- Densità delle opzioni.
Siamo in una fase di Hypercompetition (D’'Aveni dixit), sia per le imprese che per i consulenti.
L'approccio è valido per entrambi: in un ambiente ipercompetitivo, la strategia deve rivolgersi allo sviluppo di una serie di vantaggi competitivi temporanei e ben definiti.
Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?
Partire dall’analisi di se stessi con l'utilizzo di alcuni strumenti classici, come l'analisi di un proprio presumibile scenario competitivo e un'analisi SWOT.
Concludo con alcune pillole di riflessione:
- Trattate i vostri clienti con amore e i vostri concorrenti con rispetto;
- Focalizzatevi sui clienti cui potete offrire il massimo dei vantaggi;
- Offrite il massimo delle vostre competenze, fissando prezzi equi e congruenti con la qualità proposta.
La visibilità aiuta a generare il Word of Mouth (passaparola) tra potenziali clienti, e spesso è incrementale maggiormente nelle relazioni off line che preferisco.
“La tua offerta Marketing sarà eccellente se avrà comportato benefici in termini di business economico e sociale al Cliente”.
Giuseppe Mauriello (sito under construction), consulente freelance marketing, social media e sales development per PMI, presente in un’ampia serie di social networks, anche nel Luxury Goods, attivo principalmente su Linkedin, Facebook e Twitter.
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