lunedì 27 giugno 2011

Curriculum visivo: dillo in T-Shirt


Una originale presentazione di Fabian Venter, specialista di marketing, che illustra il suo curriculum con le T-shirt.







venerdì 24 giugno 2011

L'equazione del successo nel marketing personale



Alcuni consulenti propongono ricette, trucchi, scorciatoie o svelano i segreti per raggiungere il successo che rappresenta uno dei temi più discussi ed esplorati nella letteratura economica e manageriale.

Molte volte, però, sembra che l’unico reale beneficiario sia l’autore del libro o del seminario di turno che ha trovato il modo di fare business per il suo personale successo.

Qualcuno ritiene che fama, gloria, ricchezza, visibilità sui media siano degli indicatori del successo raggiunto o da raggiungere.

Personalmente sono stato sempre convinto che il successo sia legato alla capacità di raggiungere i propri obiettivi.

Ognuno ha i suoi personali traguardi. Riuscire a realizzarli rappresenta il proprio successo. Che poi questo coincida con popolarità e benessere per qualcuno può essere vero, per altri meno.
Dipende dalle persone, dove si vuole arrivare e dalle proprie scelte.

Un interessante recente articolo pubblicato da Nilofer Merchant sulla rivista Harvard Business Review affronta il tema del successo nelle organizzazioni e definisce una formula o meglio una equazione in grado di definire i parametri guida per il successo.

L’equazione è: S (uccesso) = F (inalità) T (alenti) C (ultura)

ovvero il successo di una organizzazione è data dalla condivisione delle finalità e degli obiettivi aziendali per il talento presente al suo interno il tutto elevato alla cultura aziendale.

In sintesi il successo di una organizzazione è quindi una funzione di Obiettivi, Talenti con un acceleratore legato alla Cultura aziendale.

In formula matematica: S = (FT) C


Ho provato a traslare il tutto nell’ambito del marketing personale e ho estratto la seguente proposizione valida per il successo di un professionista:


S = (FT) N


Dove F sono le proprie finalità, T è il proprio talento e N e la capacità di fare networking.

Quindi le variabili chiave del successo professionale sono la chiarezza degli obiettivi da realizzare, la propria dotazione di talento e la capacità di fare networking.

Se non hai obiettivi chiari o talento zero, si otterrà zero.
Ma se hai un pò di ciascuno, si ottiene qualcosa, anche se il networking è pari a zero.
Come si migliora la capacità di fare networking, le probabilità di successo aumenteranno in modo esponenziale e probabilmente non c'è limite quanto in alto si può arrivare.

Forse alcune domande aiutano la comprensione (dal modello delle 12Ps del personal branding)

I tuoi obiettivi (o i tuoi propositi)
Che tipo di professionista sei o vuoi essere? Quali sono la tua missione e la tua visione? Quali sono i valori in cui credi e con cui vuoi proporti sul mercato? In quale mercato intendi operare? Con chi ti devi confrontare? Che cosa intendi realizzare? Come puoi migliorare il tuo essere professionista?

Il tuo talento (o il tuo potenziale)
Quali sono i tuoi talenti? Quale è il tuo potenziale professionale?
La tua formazione, le tue esperienze, il tuo know how, le tua abilità e le compenze specifiche. Come puoi valorizzare il tuo talento e migliorare la tua competenza professionale?

La strategia per sviluppare il tuo network si basa su come sviluppare le relazioni con potenziali clienti e partner nel tuo settore di business.

People: Chi sono i tuoi clienti? Come puoi aiutarli? In che cosa migliori il loro business o la loro vita? Dove sono i tuoi clienti? Come puoi contattarli e raggiungerli? Come puoi sviluppare una relazione con loro?

Partners: Con chi puoi integrare la tua offerta: a monte o a valle? Chi può collaborare con te? Chi ti può sostenere nel tuo business? Chi ti può segnalare e raccomandare?

In sintesi quindi la formula o meglio l'equazione dice il successo personale è in funzione della chiarezza degli obiettivi che vuoi raggiungere per il tuo talento e le tue capacità con un acceleratore legato alla tua capacità di fare networking.

Tre sole variabili chiave per realizzare il proprio successo. Tutte legate alla persona e alle sue capacità. Qualcuna si può anche imparare o migliorare con una adeguata formazione.

Che cosa ne pensate? Altre variabili chiave per il successo personale e professionale? Parliamone.



image credit

giovedì 23 giugno 2011

Lezione di coraggio in 7 mosse


Una stimolante presentazione sul tema del coraggio di Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, a Italian Sessions, ciclo di incontri di imprenditori, intellettuali e innovatori italiani per una riflessione collettiva sul futuro del nostro Paese.







Qui trovi le singole slide su flickr.

PostPost: ecco il video dell'intervento




via

mercoledì 22 giugno 2011

Essere freelance: una ricerca mondiale in un info-grafico



Un interessante info-grafico esplora il mondo dei freelance sulla base dei dati del 2010 Global Survey Freelancer una ricerca mondiale condotta su oltre 3200 freelancers.

I risultati indicano che la maggioranza dei freelance è di sesso maschile (76,6%) e oltre il 40% dei liberi professionisti ha ricevuto la propria formazione presso una università o una scuola tecnica.

Ai primi posti tra le professioni svolte ci sono i sviluppatori web (25,3%), i web designer (23,2%) e i grafici (22,9%).
Quasi il 50% dei partecipanti alla ricerca sono freelance a tempo pieno.
Un altro 10% degli intervistati dice di essere freelance a tempo parziale con l'intenzione di diventare full-time (13,6%).

Tra le attività di promozione la maggior parte del lavoro viene da referrals (34,2%), siti web o portafoglio (16,1%) e siti di social network (14,4%).

La maggior parte dei liberi professionisti valuta la propria esperienza come "altamente qualificata" (51,2%), ma i risultati indicano che oltre il 50% dei free lance lavora meno ore rispetto alle loro controparti a tempo pieno. Inoltre i liberi professionisti sono in grado di fatturare tra il 61-80% del loro lavoro per i clienti su base settimanale.

Per il 48% inoltre il profitto è inferiore alle aspettative.

Il problema principale per tutti è quello relativo ai pagamenti dei compensi del lavoro svolto ed il rispetto dei tempi concordati.

Tra le motivazioni indicate per la scelta di essere libero professionista ci sono la voglia di avere maggiore flessibilità, il controllo sul proprio lavoro, lavorare da casa, guadagnare di più e crescere nel business.

I risultati indicano che la stragrande maggioranza dei liberi professionisti sono più felici da quando hanno iniziato la loro attività come freelance (93%), ma nel senso di sicurezza nella loro professione sono quasi divisi: oltre il 45% di liberi professionisti dicono che non si sentono sicuri come freelance.

Per quanto riguarda il futuro, meno del 10% ha intenzione di tornare al lavoro a tempo pieno.

Qui puoi vedere e scaricare una anteprima della ricerca effettuata.

Qui invece puoi vedere l'info-grafico più grande.


via

domenica 19 giugno 2011

Il curriculum prende vita



Un delizioso video animato realizzato della Direzione Risorse Umane della Skoda per veicolare i propri valori e le possibilità offerte dall'azienda.


via

venerdì 17 giugno 2011

Essere creativi nel curriculum vitae: 8 esempi


Il curriculum vitae può essere la giusta occasione e diventare una formidabile promozione di se stessi per distinguersi e creare attenzione sulle proprie capacità.

Un curriculum T-shirt da usare nelle giuste occasioni potrebbe essere una idea innovativa ed originale.

Altre modalità innovative di veicolare il proprio curriculum e le proprie esperienze e capacità negli esempi sotto illustrati.


Il curriculum di João Dornellas, un art director, diventa una iPAd app.



Claudio Nader invece ha reso curriculum il suo profilo personale su Facebook.
Qui la sua spiegazione su come trasformare il tuo profilo Facebook nel tuo Curriculum Vitae.


Rouyer Arnaud, invece ha preferito ispirarsi a Twitter


Hagan Blount ha invece creato un info-grafico per veicolare il suo profilo e le sue esperienze.


Altri due interessanti esempi di info-visual curriculum Jonathan Cropper e Meghan Molino.




Divertente anche l'idea del curriculum packaging.



Altre fonti di ispirazione in creative resume designs un bel post pubblicato da mashable.

mercoledì 15 giugno 2011

Il cambiamento è costante. Le 4 A del cambiamento



"La nostra unica sicurezza è la nostra capacità di cambiare." John Lilly

Il cambiamento è costante. Nello sviluppo del proprio personal brand è fondamentale non solo sopravvivere ma prosperare nel cambiamento.

Per prosperare è necessario padroneggiare le quattro A del cambiamento.

1. Ammettere

Piuttosto che saltare subito in nuove realtà, occorre valutare come il cambiamento possa influenzare la vostra attività o la vostra vita.
Riflettere su che cosa è cambiato vi aiuta a valutare gli aspetti positivi e negativi di un cambiamento.

Che cosa ho bisogno per lasciarmi alle spalle?

Cambiare significa che qualcosa è terminato. Anche il cambiamento più positivo comporta perdite e emozioni negative.
Un nuovo lavoro può comportare la perdita di un rapporto di lavoro gradevole o un matrimonio può portare a un cambiamento di indipendenza o di abitudini quotidiane.
L’identificazione di ciò che è cambiato e di ciò che è stato perduto è un primo passo importante per andare avanti.

Quali sono le mie ancore?

Anche se a volte sembra che tutto stia cambiando troppo rapidamente, ognuno di noi ha qualche punto fermo a cui aggrapparsi durante un periodo di cambiamento.
Le ancore possono essere le vostre competenze, le relazioni chiave con gli amici o la famiglia, la vostra comunità, la vostra spiritualità, la vostra casa, o altre credenze per voi importanti.
Questi tasselli sono una parte importante di chi siete e come siete collegati al mondo. Usateli per stabilizzare la situazione.

2. Accettare

A volte sembra più facile evitare i cambiamenti piuttosto che accettare ciò che è cambiato e andare avanti. Una volta accettato che il cambiamento è costante diventiamo più capaci di gestire le nostre transizioni.

Come questo cambiamento potrà migliorare le cose?

Può sembrare banale e forse troppo idealista, ma le occasioni si presentano nel cambiamento. Alcuni credono che le persone mostrano la loro più grande crescita solo in tempi di crisi e di grandi sconvolgimenti.

Quando si cerca il lato positivo nel cambiamento, si possono effettivamente trovare nuove opportunità che vi daranno speranza, vi aiuteranno a vivere il cambiamento serenamente e a creare a un futuro migliore.

E’ inoltre necessario focalizzarsi sulle opportunità di cambiamento, dopo aver riconosciuto ed accettato le eventuali perdite. Accettare e guardare solo il lato positivo del cambiamento, ignorando o non curandosi delle perdite, di solito non funziona.

Posso scegliere di non cambiare?

Quando i cambiamenti sono stati imposti su di noi, si tenta comunque di resistere.
Tuttavia, non si può sfuggire al cambiamento.
Non accettare un cambiamento non significa necessariamente che lo status quo sarà mantenuto.
Invece il non accettare il cambiamento comporta comunque diversi tipi di cambiamento.
Avete bisogno di scegliere quali modifiche sono le migliori per voi.
Sebbene non sia possibile controllare il cambiamento, è possibile controllare come si risponde a ciò che sta cambiando.

3. Adattare

Affrontare il cambiamento coinvolge l'azione.
Anche se a volte sembra che abbiamo opzioni limitate, possiamo sempre scegliere di diventare un partecipante attivo in un processo di cambiamento.

Come posso partecipare, invece di reagire, al cambiamento?

Una volta ottenuto un chiaro segnale che il cambiamento sta arrivando, sta a voi prendere le iniziative volte a rendere il meglio nella vostra situazione.
Per esempio, perdere il lavoro è un cambiamento molto dirompente. Ottenere un feedback sul perché avete perso il vostro lavoro, iniziando a costruire una rete e garantendosi delle referenze sono azioni molto più efficaci di lamentarsi o dare la colpa al proprio datore di lavoro.

Potrebbe essere necessario un certo tempo per sfogarsi (si spera solo con amici fidati in un luogo non pubblico) e gestire nel modo più efficace la vostra perdita e le emozioni negative, ma poi è necessario accettare e passare all’adattamento.

Mettete i vostri sforzi nel ridurre al minimo gli aspetti negativi e massimizzare i vantaggi e le opportunità.

4. Anticipare

Un futurista predice quello che potrebbe succedere proiettando dati e tendenze. Nessuno predice il futuro con il 100% di precisione e in tempi di cambiamenti si verificano avvenimenti che sono del tutto inaspettati.
Tuttavia, ci sono molte cose che potete fare per anticipare il cambiamento possibile, prima che vi travolga.

Come faccio a capire che cosa sta per accadere?

Fate attenzione a ciò che sta succedendo nel vostro campo di lavoro. Consultate le tendenze in campo economico, sociale e demografico.
Pensate a come i cambiamenti tecnologici e sociali stanno influenzando la vostra sfera di interessi ora e come questi siano cambiati negli ultimi anni.

Aggiornatevi seguendo gli influenzatori del vostro settore e valutate le previsioni fatte dai futuristi esperti.

Parlate con le persone e chiedete le loro impressioni.
Allineate il vostro marchio con il futuro.


libera traduzione da "The 4 A’s of Change"

martedì 14 giugno 2011

Weconomy: chi divide perde, chi condivide vince



Weconomy, l'economia riparte da Noi, è un interessante progetto e libro collaborativo realizzato da Logotel.

Il libro si fonda sull'idea che l’impresa del futuro è un’impresa che democratizza i processi gestionali, si basa sulla co-progettazione e coinvolge clienti, dipendenti, fornitori, concorrenti.

Weconomy raccoglie teorie e pratiche sulle nuove forme di collaborazione che, nascendo dalla condivisione e dalla partecipazione delle persone, generano valore aggiunto per una nuova economia più aperta, trasparente e sostenibile.

Il libro è scaricabile gratuitamente sul sito del libro qui.



Inoltre sul blog dedicato si possono seguire gli aggiornamenti ed approfondire le varie tematiche.

Tutti i materiali sono condivisibili grazie alla licenza Creative Commons.

Da vedere anche il canale dedicato su youtube ricco di testimonianze e spunti di riflessione.

lunedì 13 giugno 2011

29 modi per essere più creativi


29 WAYS TO STAY CREATIVE from TO-FU on Vimeo.

29 consigli utili per sviluppare la propria creatività in un delizioso video.

Eccoli anche in formato immagine facile da scaricare e conservare in evidenza.


Qui invece puoi vedere il video su youtube.


via

sabato 11 giugno 2011

9 passi per creare e gestire il tuo personal brand



I 9 step utili per sviluppare il tuo brand personale in un info-grafico realizzato da Enrico Bisetto e pubblicato da Sestyle.

Qui lo trovi ancora più grande e definito.

Chiaro, semplice ed efficace.

venerdì 10 giugno 2011

Cosa accade ogni 60 secondi su internet


Una semplice visualizzazione rende l'idea della crescita e delle dimensioni dell'uso di internet nel mondo.

Clicca sull'immagine per ingrandirla.


via

mercoledì 8 giugno 2011

Social Media Statistics 2011



La nuova versione aggiornata del famoso "Social Media Revolution" uno dei video più interessanti e più visti sulla rivoluzione introdotta nella comunicazione dai social media di Erik Qualman di SocialNomics.



Sotto la versione del 2010 e la prima versione del 2009 con i sottotitoli in italiano.




lunedì 6 giugno 2011

La vita è un viaggio: rendilo spettacolare


La vita è un viaggio che può essere noioso, faticoso, ripetitivo. Oppure può diventare stimolante, divertente, utile e, in alcuni momenti, anche avvincente.

Una bella presentazione offre alcune riflessioni e pone tre domande chiave:

1. Che cosa mi piace realmente fare?

2. Chi voglio avere intorno?

3. Come posso fare la differenza?

Trovare e scrivere le tue risposte è il punto di partenza per iniziare ad agire e rendere la tua vita il miglior viaggio possibile per te.

Perchè la vita è troppo breve per viverla con rimpianto, senza speranza, in solitudine.
Vivi la tua vita e i tuoi sogni e condividi le tue passioni.

Life Is A Journey
View more presentations from Coach Bay


Post Post

Ecco la versione in italiano

LA VITA È UN VIAGGIO
View more presentations from Coach Bay

venerdì 3 giugno 2011

I blog e l'evoluzione dell'informazione on line: una ricerca


Una interessante ricerca condotta da Human Highway per Liquida esamina il ruolo dei blog e dei social network nell'evoluzione delle modalità di informazione on line.






Sotto un approfondimento della ricerca.

mercoledì 1 giugno 2011

Crea la tua mostra personale con Intel



The Museum of me è una originale e divertente applicazione di Intel. Collegandosi con il proprio account di Facebook possiamo creare una nostra mostra personale in un video contenente tutta la nostra recente attività sociale su Facebook.



Una volta analizzati tutti i dati in un paio di minuti, il servizio li ricompone all'interno di un vero e proprio museo: una stanza di fotografie, una per gli status, una per i video.

Le immagini realizzate poi possiamo condividerle sul nostro profilo, ma il video non possiamo scaricarlo.

Una esperienza di sicuro impatto che ci può portare a rivalutare la nostra presenza sociale.

Per iniziare basta partire cliccando qui e autorizzare il collegamento al proprio account Facebook.



post update

Qualcuno è riuscito a scaricare il proprio video



via
Related Posts with Thumbnails