venerdì 28 maggio 2010

Parlare in pubblico senza stress



Parlare in pubblico superando emozione, paura e stress è il mio secondo ebook scritto con Anna Maria Carbone.

Quella di parlare in pubblico è una delle situazioni più difficili da gestire dal punto di vista emotivo e del contenuto da esporre.
Paura, ansia da prestazione, insicurezza spesso rischiano di prendere il sopravvento anche nelle persone che appaiono più sicure di sé.

Lo scopo di questo ebook è dare chiavi di interpretazione e tecniche utili a gestire le nostre emozioni piuttosto che lasciare che ci sopraffacciano e alla fine, esausti, decidere di eliminarle.


L’augurio è che il contenuto di questo ebook e le tecniche fornite possano aiutarvi ad affrontare e migliorare le vostre occasioni di relazioni con un pubblico e darvi la possibilità di assaporare la soddisfazione di una comunicazione a due vie più utile ed efficace.

Clicca qui su slideshare per scaricare l'ebook.

giovedì 27 maggio 2010

Principi guida nella comunicazione relazionale


Strettamente personale: Principi guida della comunicazione relazionale è un free ebook scritto insieme a Anna Maria Carbone. Parla dei principi guida e dei fondamenti nella comunicazione interpersonale ed aziendale. Qui su slideshare è possibile scaricarlo in pdf (cliccando su get file).



martedì 25 maggio 2010

Brand YOU: costruisci il tuo personal brand


Una interessante e bella presentazione di Rahila Narejo che definisce il concetto di personal brand e introduce il modello delle 5 Ps per sviluppare un progetto di personal branding:

  • Purpose
  • Proposition
  • Packaging
  • People
  • Perseverance.





giovedì 20 maggio 2010

Essere o non essere: il dilemma del personal brand


Ho condotto una ricerca sui principali blog e siti dedicati al personal branding per individuare i consigli offerti che riguardano il proprio modo di essere e di proporsi soprattutto on line.

Ecco qui una classifica dei 15 più gettonati:


  • 1. Be yourself
  • 2. Be different
  • 3. Be authentic
  • 4. Be consistent
  • 5. Be original
  • 6. Be helpful
  • 7. Be responsible
  • 8. Be available
  • 9. Be patient
  • 10. Be visible
  • 11. Be remarkable
  • 12. Be memorable
  • 13. Be reachable
  • 14. Be exciting
  • 15. Be everywhere.


Difficile essere tutte queste cose contemporaneamente: quindi si dovrebbe fare una scelta, possibilmente oculata, personale e sostenibile.

Voi quali scegliereste? Quali, invece, sono meno importanti?


Clicca sull'immagine per ingrandirla oppure qui su flickr.

mercoledì 19 maggio 2010

Il marketing personale secondo Elisa Sartore


Quattro domande a colleghi ed amici professionisti. Sesto confronto "a distanza" sul marketing personale, il primo al femminile. Oggi incontriamo Elisa Sartore.


Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Per un professionista che fa, come me, del marketing il proprio mestiere l'approccio strutturato è fondamentale.
Mi trovo tutti i giorni a dover organizzare il mio lavoro, aiutare colleghi e clienti a pianificare scadenze, condividere con loro strategie ed obiettivi: quindi mi viene naturale strutturare anche questo aspetto della mia vita lavorativa.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Cerco che la mia strategia sia omogenea online e offline: curo il più possibile i principali siti di networking online, quanto (e con la stessa intensità) il rapporto personale con coloro i quali entro in contatto.
Mondo del lavoro e rapporti personali spesso hanno confini sfumati, in quanto diventa fondamentale mostrare me stessa così come sono anche nella vita di tutti i giorni.
Tramontata definitivamente l'era dell'avatar virtuale "scollegato" dalla vita reale, sono fortemente convinta che presentare il proprio profilo su Linkedin piuttosto che le proprie attività professionali su facebook e twitter sia importante quanto dimostrarsi disponibili quando un cliente chiede una consulenza su Skype o via telefono tradizionale.
Altre strategie riguardano l’approccio più operativo: rispondere alle critiche con fermezza ma pacatamente fornendo il proprio punto di vista, non nascondere proprie passioni e idee, sempre e comunque nel rispetto degli altri e delle loro posizioni.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Forzare la propria immagine verso quello che non si è. Il social web da questo punto di vista non perdona: se si commette l’errore di dare una immagine di se troppo diversa, utilizzando un linguaggio da “superiore” o sparando messaggi in modalità broadcasting come nei vecchi media, i propri contatti in rete si renderanno presto conto che si ha a che fare con un fake e si verrà rapidamente messi ai margini.
Conquistare una corretta reputazione online non è una operazione semplice nè immediata, ma non c’è altro modo di migliorare la propria identità professionale.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Impegnarsi costantemente nella formazione professionale, seguire seminari e interventi, consultare la Rete e fornire una piccola grande parte delle proprie competenze con pareri e consigli; leggere molti blog legati al proprio ambito professionale, commentare e fare critiche costruttive intorno a quello che viene detto.
Il resto è dato dalla pazienza di saper attendere i frutti del proprio lavoro.


Elisa Sartore, laureata presso l’Università degli Studi di Padova in Comunicazione delle Organizzazioni Complesse con una tesi sui modelli di business del mercato musicale online, si occupa di Marketing e Internet Marketing.
Dopo aver collaborato con uffici stampa pubblici e di una azienda di moda, è approdata alla consulenza aziendale strategica.
Appassionata di musica e di nuove tecnologie, approfondisce il ruolo dei social media e la loro rapida evoluzione a livello sociale e di mercato.

martedì 18 maggio 2010

Come migliorare la competenza professionale



Seconda parte dedicata ai miei acronimi del marketing personale. Le 3E (education, experiences, expertise) mettono in relazione gli aspetti teorici, pratici e conoscitivi che formano la competenza professionale.

Di solito, infatti, dalla formazione teorica si passa alla pratica attraverso una serie di esperienze che, cumulandosi, portano a costituire un solido bagaglio di competenze.

Le competenze però non sono immutabili o valide per sempre.

Analisi continua dello scenario, l'introduzione di innovazioni (non solo tecnologiche), collaborazioni e scambi con gli altri professionisti portano a rimodellare e riformulare il proprio set di competenze che, attraverso un percorso di formazione continua, portano a far crescere, migliorare e aggiornare la nostra competenza professionale.

Clicca sull'immagine per ingrandirla oppure qui su flickr.

Due modelli teorici di riferimento possono essere utili.

Il cone of learning di Edgar Dale sulle esperienze dell'apprendimento in una immagine tratta da wikipedia


Il SECI model (Nonaka Takeuchi) un modello per il processo di creazione della conoscenza in una immagine tratta da wikipedia.



Qui su 12 manage un approfondimento del modello.

lunedì 17 maggio 2010

Il marketing personale secondo Giuseppe Mauriello


Quattro domande a colleghi ed amici professionisti. Quinto confronto "a distanza" sul marketing personale. Oggi incontriamo Giuseppe Mauriello.

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Il personal marketing nel contesto odierno, secondo la mia visione, ha assunto una valenza strategica di rilievo nell'approccio tra il consulente/professionista freelance ed il suo mercato di riferimento.
La diffusione capillare di internet e l'interazione in real time, derivante dalla presenza nei social networks, sono stati sicuramente una leva determinante.
In virtù di esperienze di lavoro iniziate già venti anni fa con part time durante il percorso di studi, considero che la comunicazione off line ha tutt'oggi un ruolo cruciale nel personal marketing, e che ad essa deve integrarsi una performante presenza on line, tramite l'individuazione dei canali più idonei alla propria personalità/competenza professionale e all'impiego appropriato di tecnologie web 2.0.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Oltre ad una buona e collaborativa presenza nei social networks, i miei strumenti strategici si riassumono in:
1. Trasparenza;
2. Concretezza;
3. Expertise.
Nell'ordine sopra citato, poiché valuto importante la mia expertise ma non decisiva (non sono un consulente McKinsey…)
Credo che, dopo l'orientamento al Prodotto (Marketing 1.0), seguito da quello al Cliente (Marketing 2.0), probabilmente ci stiamo dirigendo verso un orientamento all'anima (Marketing 3.0 ???).
E’ possibile vendere valore ai propri “partner di canale” (un ibrido di imprese, consumatori e dipendenti), generando un ulteriore valore aggiunto alla comunità in generale, il cosiddetto “profitto sociale”.
Partner di canale che sono enti sia “con”, sia “senza” finalità di lucro. Alcuni miei recenti clienti, ad esempio, sono figli dell'empatia generata da un post su Facebook o da un incontro sociale avuto nelle mie attività di volontariato.
In sintesi: marketing emozionale, sviluppando in modo annesso un considerevole marketing territoriale, (e non mi riferisco solo al comprensorio di appartenenza, ma anche all'individuazione di specifiche aree dove poter penetrare).

Qual'è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Errori da evitare nel personal marketing (sia on line sia off line) possono derivare:
- Assenza totale di una pianificazione strategica rivolta ai potenziali clienti;
- Assenza di un processo di posizionamento lineare rispetto ai propri competitors.
Il proprio positioning deve avvenire secondo un’evoluzione “step by step”.
Internet ha generato due paradigmi chiave:
- Liquidità delle risorse;
- Densità delle opzioni.
Siamo in una fase di Hypercompetition (D’'Aveni dixit), sia per le imprese che per i consulenti.
L'approccio è valido per entrambi: in un ambiente ipercompetitivo, la strategia deve rivolgersi allo sviluppo di una serie di vantaggi competitivi temporanei e ben definiti.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Partire dall’analisi di se stessi con l'utilizzo di alcuni strumenti classici, come l'analisi di un proprio presumibile scenario competitivo e un'analisi SWOT.
Concludo con alcune pillole di riflessione:
- Trattate i vostri clienti con amore e i vostri concorrenti con rispetto;
- Focalizzatevi sui clienti cui potete offrire il massimo dei vantaggi;
- Offrite il massimo delle vostre competenze, fissando prezzi equi e congruenti con la qualità proposta.

La visibilità aiuta a generare il Word of Mouth (passaparola) tra potenziali clienti, e spesso è incrementale maggiormente nelle relazioni off line che preferisco.
La tua offerta Marketing sarà eccellente se avrà comportato benefici in termini di business economico e sociale al Cliente”.


Giuseppe Mauriello (sito under construction), consulente freelance marketing, social media e sales development per PMI, presente in un’ampia serie di social networks, anche nel Luxury Goods, attivo principalmente su Linkedin, Facebook e Twitter.

venerdì 14 maggio 2010

Le 8 qualità per sviluppare il tuo personal brand


Noi "markettari" amiamo particolarmente gli acronimi e le lettere puntate multiple: le famose 4P di Kotler, e poi le 6P, le 8P e via dicendo.
Così dopo una navigazione di qualche ora tra siti e blog dedicati al personal marketing ho individuato e organizzato ben 8C ovvero concetti che iniziano con la lettera C che rappresentano, secondo me, qualità/attributi utili e necessari per sviluppare un efficace brand personale.

In sintesi:

1. Consciousness – Consapevolezza
Il punto di partenza: la consapevolezza del proprio valore, delle proprie capacità, ma anche dei propri limiti e delle possibilità offerte dal mercato, dalla tecnologia, dalla società.

2. Constancy - Costanza
Essere costanti nell’impegno, nel promuoversi ma anche nel rispettare gli impegni presi; darsi anche tempo per realizzare i propri obiettivi.

3. Consistency - Coerenza
Essere coerenti tra ciò che diciamo e ciò che facciamo, tra lato pubblico e quello privato, tra promesse e fatti concreti.

4. Clarity - Chiarezza
Avere chiarezza di obiettivi, di chi siamo, a chi ci rivolgiamo, ma intesa anche come trasparenza nel proporsi e nell'agire.

5. Courage – Coraggio
Ci vuole davvero coraggio per diventare più visibili, esprimersi in pubblico e on line, commentare e condividere le proprie idee ed esperienze, anche per ammettere i propri errori.

6. Competence – Competenza
Una qualità da sviluppare in modo permanente attraverso l'esperienza, l’apprendimento e l’ascolto continuo.

7. Compelling – essere Convincenti
Essere convincenti non vuol dire vender fumo, ma essere assertivi e proattivi. Trovare il modo di fare davvero la differenza concretamente.

8. Creativity – Creatività
Per trovare nuove soluzioni e nuovi modi di lavorare, di proporre idee e progetti, per cercare sempre di rinnovarsi.

Clicca qui se vuoi scaricare la slide.

Che cosa ne pensate?

giovedì 13 maggio 2010

Il marketing personale secondo Antonio Monizzi


Quarto confronto "a distanza" sul marketing personale. Quattro domande a colleghi ed amici professionisti. Oggi è la volta di Antonio Monizzi.


Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Innanzitutto voglio ringraziarti per l’opportunità di dare il mio parere su un argomento che mi intriga molto e che mi impegna anche professionalmente.
Vorrei cominciare affermando che un approccio Marketing Oriented sia oggi imprescindibile per chiunque si ponga obiettivi da raggiungere, sia nello svolgimento di una professione o di un progetto e, financo, di vita.
Intendendo per Marketing Oriented, un agire dettato dalla fondamentale considerazione che in un mondo affollato e plurale, il successo dipende da quanto siamo capaci di rispondere ad una domanda essenziale, “Reason Why”? “Perché IO”?
Comprendendo che se voglio “vendere” la mia professionalità, le mie competenze ed abilità, devo trovare un elemento distintivo chiaro ed incontrovertibile, che mi permetta di distinguermi da quanti offrono vantaggi e soluzioni eccessivamente anonime, generiche e sovrapponibili.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

In relazione alla mia personale esperienza, il mio agire è improntato al motto “Pensa da cliente…Agisci da professionista!”
Il primo passo è …. ASCOLTARE!
Un ascolto attivo, analitico, che mi serve a capire con quale stile e con quali contenuti prendere parte al grande “Talk”, alla grande conversazione ipertestuale, dicendo la mia in coerenza con gli obiettivi che mi sono preposto.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Credo che la voglia di “barare” almeno un pò sia un rischio concreto, sia in relazione a come presentare il proprio profilo, la propria personalità da una parte, e dall’altra magari appropriarsi magari con un pò di leggerezza di contenuti altrui.
La grande forza del web sta nel lungo periodo che penso garantisca un successo vero e duraturo a contenuti genuini ed originali.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Partecipare a community e forum in linea con i propri interessi, facendo commenti ai post su blog e social network.
Cercare le giuste ed opportune occasioni di raccontarsi e farsi conoscere, far apprezzare il proprio valore e le proprie competenze, realizzando questo proposito sempre in modo COSTRUTTIVO e umile, in caso contrario si otterrà l’effetto contrario.
Credo anche che sia importante scrivere contenuti, magari pochi, ma costantemente, pertinenti e di qualità.
Pubblicarli sul proprio blog o sito che sia, e magari proporli a siti di riferimento in relazione al contesto in cui si opera.
In una seconda fase invece credo che sia assolutamente pertinente e produttivo ricorrere alle testimonianze di chi con noi ha collaborato o ha avuto modi di avvalersi del nostro contributo.
Un ultimo suggerimento…. Ricorrere al modus operandi del Test & Track, provare e misurare, ed ancora provare.


@ntonio MonizziThe Marketing Coach
Più che un "mestiere" una forma mentis, una scelta di stile e di vita.
La mia mission:
Ripensare, Dire, Agire e Fare Marketing, diffonderne metodologia e filosofia sia per quanto riguarda le organizzazioni che le persone, prestando particolare cura alla contemporaneità ed alle sue implicazioni nella cosiddetta era del Web 2.0 svolgendo la funzione di animatore e facilitatore del percorso di definizione strategica di impresa e lavorando sulle competenze trasversali delle persone, cosi da permettergli di pilotare consapevolmente questo processo.
Il mio motto:
Pensare da Cliente, agire da Professionista.

mercoledì 12 maggio 2010

Personal Branding: Me come marchio un free ebook



Da Yes we can a Yes we are: Un interessante ebook in francese "Personal Branding, le moi-perso-je comme marque!" di Philippe Buschini illustra tutte le fasi necessarie per sviluppare e promuovere il proprio brand personale.


8 consigli utili tratti dal libro:

1. Specializzazione
Qualunque sia la scelta della tua "specializzazione", deve essere autentica.
Sincerità e autenticità devono essere i fondamenti del tuo Personal Branding.

2. Leadership
Sei responsabile del tuo futuro.
Oltre ad essere conosciuto, devi anche essere riconosciuto.

3. Personalità
La tua marca deve essere costruita sulla base della tua vera personalità.

4. Differenziazione
E' necessario distinguere se stessi dal concorrenza e mostrare le tue differenze e il tuo impegno.

Perché sia efficace, è necessario:
- Costruire una rete efficace di contatti.
Non bisogna confondere la quantità di persone connesse nella tua rete con la qualità delle relazioni. E' un errore confondere popolarità e reputazione.
- Dare per ricevere.
- Mantenere i contatti con tutti

5. Visibilità
Per ottenere un esito positivo, il tuo marchio deve essere visto ripetutamente. Il fatto che si trova regolarmente in diverse posti aumenta la tua credibilità in modo significativo.

6. Coerenza
L'efficacia della tua marca viene dalla sua coerenza con la tua personalità.
Il tuo comportamento in privato dovrebbe riflettere il tuo brand pubblico.

7. Tenacia
Il tuo marchio deve essere costruito sul lungo termine: è un processo che richiede tempo. Devi essere paziente.

8. Benevolenza
Trova il tuo equilibrio: il tuo brand deve essere associato a un valore o un'idea universalmente riconosciuta come positiva.




Clicca qui per visualizzare e scaricare l'ebook (c'è un brevissimo form da compilare).

martedì 11 maggio 2010

Il marketing personale secondo Danilo Pontone



Terzo appuntamento "a distanza" sul marketing personale. Quattro domande a colleghi ed amici professionisti. Oggi è la volta di Danilo Pontone.

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Secondo me oggi il personal marketing è un'attività decisamente importante. Non penso che vi siano però determinate tecniche da mettere in pratica per poi poter affermare che una persona stia più o meno facendo personal marketing. Io associo il termine "personal" esattamente alla persona.
Nel momento in cui decidi di essere attivo sul web ed entrare a far parte di quel mondo che viene definito web 2.0, allora ti stai mettendo in gioco, ti stai facendo conoscere e stai comunicando a qualcuno ciò che sei.
Se tutto quello che fai riesci poi a direzionarlo verso la tua attività professionale ecco che unisci due cose: te stesso e la tua professione.
Ecco che così facendo, la tua attività di marketing personale riuscirà sicuramente a trarne benefici.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Come dicevo nella precedente domanda, non attuo strategie particolari. Io sono me stesso sul web come anche nel mondo offline.
Per farti un esempio, la cosa a cui io tengo moltissimo è essere sempre puntuale nelle risposte a coloro che mi pongono delle domande: sia quando posso essere d'aiuto sia quando non posso.
La strategia migliore è quindi comportarmi come se avessi la persona davanti a me.
Strumenti che utilizzo? Tutti quelli che permettono comunicazione: blog in primis (altissima forza comunicativa ed espressiva). Social network: facebook; twitter; linkedin; friendfeed. Messaggistica istantanea: skype. Anche le email sono un buono strumento se usate ad hoc.
Oggi sono questi quelli che utilizzo di più e che la maggioranza conosce. Se domani ce ne saranno altri, allora userò pure quelli ;)

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Direi sicuramente l'arroganza e la complessità discorsiva. Sul web è molto facile essere fraintesi, e anche se a te sembra di non aver fatto o detto niente di male, dall'altra parte dello schermo c'è sempre qualcuno pronto a capire male o a fraintendere i tuoi toni.
Proporsi con il piede sbagliato potrebbe avere ripercussioni anche nel lungo periodo. E' facile essere etichettati come "pessimi comunicatori".
Un'altra cosa che trovo controproducente è presentarsi solo ed esclusivamente per promuovere se stessi.
I migliori rapporti sul web li ho creati con persone professionali che però oltre alla propria attività sanno mettere in gioco anche la propria simpatia.
Il web è anche divertimento, quindi miscelandolo con la professionalità si possono ottenere grandi risultati.
Un ultima cosa da non fare? Sarò ripetitivo ma: se qualcuno ti pone una domanda, allora rispondi. Non essere indifferente!

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Non posso rinnegare il mezzo che è stato la mia fortuna: il blog. Se vuoi farti conoscere credo che questo sia il primo passo da compiere.
Certamente è difficile, ma ci vuole costanza. Se credi di potercela fare, allora stai sicuro che la visibilità arriverà di conseguenza.
Partecipare anche sui blog di altre persone che si occupano della tua stessa attività è un ottimo metodo per farti notare. E poi...negli ultimi due anni sono rimbalzato da un forum all'altro che parlavano di web marketing.
E continuo a farlo. In questo modo le persone leggeranno sicuramente ciò che hai da dire, i consigli e suggerimenti che offri.
Fa parte del tuo personal marketing anche questo. Partecipa ovunque. Se io potessi andare a piedi in America tra due minuti ci andrei, ma non posso.
Con il web invece tutto è possibile. Fatti vedere e trovare un pò dappertutto non è difficile.
Se vuoi farti notare e renderti più visibile, di mezzi ce ne sono, alla faccia del posizionamento sui motori di ricerca :)



Danilo Pontone lavora presso una web agency dove si occupa di Seo (Search engine optimization), Sem (Search engine Marketing) e Social Media Marketing. Da più di 5 anni Blogger per passione e professione. Scrive su due blog: il primo è Hotel 2.0, dove tratta di web marketing turistico e Seo per tutte le strutture ricettive, l'altro più personale è il Blog di Danilo Pontone, nato per spezzare la routine lavorativa e per il semplice diletto di scrivere. E' anche uno degli autori del primo magazine collaborativo sul web marketing turistico: Web Travel Marketing.

lunedì 10 maggio 2010

Linkedin per il personal branding


Quanto Linkedin è parte della tua strategia di personal marketing? Ecco qui una semplice e chiara presentazione di Leonardo Bellini che illustra le principali modalità e funzioni di uso e offre consigli utili ad una efficace presenza sul più importante social network professionale.


Da leggere anche il post Linkedin for Branding & Business dell'autore di introduzione alla presentazione.



Ulteriori stimoli e riflessioni su Build Your Personal Brand on LinkedIn.

venerdì 7 maggio 2010

Il marketing personale secondo Alessandro Sportelli



Quattro domande a colleghi ed amici professionisti. Secondo confronto "a distanza" sul marketing personale. Oggi la minintervista a Alessandro Sportelli.

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

E’ fondamentale più o meno come lo è sempre stato. Ritengo il marketing personale un modo efficace per esprimere al meglio se stessi e ciò che davvero si è, ancor più che una vera e propria strategia nel più nobile senso della parola.
Secondo me ciò che fa davvero la differenza nel marketing personale è l’atteggiamento mentale del professionista e non di certo gli strumenti di cui dispone che, per quanto possano risultare utili ed efficaci, considerati da soli hanno poco valore.
La differenza la fa sempre la “persona”. Oggi a differenza di ieri il web ci permette di entrare in contatto con chiunque in maniera semplice, veloce e diretta.
Il marketing personale è a tutti gli effetti comunicazione, e se disponiamo di strumenti che la facilitano (ed amplificano) e siamo in grado di esprimere al meglio i nostri punti di forza non possiamo che trarne incredibili benefici.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Strategia e strumenti cambiano di volta in volta in base agli specifici obiettivi.
In generale, attualmente integro Facebook, Web Marketing Forum, i video, il mio sito personale, gli articoli sui giornali, ed ogni volta che posso l’offline. 



Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Il primo errore da evitare secondo me è “pensare solo online”. Ho avuto modo di riflettere molto su questo argomento nell’ultimo anno e studiando ciò che avviene online sia in termini di marketing personale sia in termini di web marketing “aziendale” (permettimi il termine) ho compreso che spesso la differenza sulla promozione online la fa proprio ciò che facciamo offline.
Vedo tanti che si strappano i capelli (la mia è caduta naturale :-) ) cercando chissà quali segreti stratagemmi per promuoversi online e non si accorgono di ciò che hanno sotto gli occhi.
Ti confesso che solo due anni fa mischiare online ed offline sarebbe stato per me come bestemmiare, fino a quando non mi sono accorto che i rapporti offline sono più semplici, più efficaci, più solidi.
Mi sono accorto che l’offline gode ancora di una certa autorevolezza ed influenza le scelte ed opinioni della gente (anche inconsciamente).
Se sei offline esisti davvero! Se sei su facebook … forse.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Prendendo spunto da quanto ho appena scritto suggerirei ai ragazzi che desiderano accrescere la loro visibilità di integrare ciò che fanno online (dare valore attraverso blog, forum, social, etc.) con quanto sono in grado di fare offline.
La domanda da porsi è: “Cosa posso fare offline che influenzi positivamente la mia visibilità … online? Cosa posso fare offline che esalti e dia valore alla mia presenza online? Come ciò che faccio offline può trasmettere FIDUCIA a chi mi contatta online?”.
Facciamo spesso finta di dimenticare che la gente continua a spendere gran parte dei propri soldi offline. Uno dei motivi è secondo me la mancanza di fiducia e di contatto “umano”, di conversazione spontanea … la stessa comunicazione del panettiere sotto casa che ogni giorno mette da parte il pane che ci piace di più.
Portare qualcosa di umano, di reale, di “familiare” online può trasmettere fiducia?



Alessandro Sportelli, appassionato di web marketing e fondatore del forum italiano sul Web Marketing. Amministra la Webfactory srl, azienda che eroga servizi di web marketing e gestisce alcuni portali tra cui Webmarketinguniversity.net e Facebookstrategy.it (pubblicazione prevista per fine maggio) dedicato al marketing su facebook per aziende. Collabora inoltre con SMAU, Ilgiornale.it, Aicel.

giovedì 6 maggio 2010

Quando un freelance deve dire no ad un cliente: 4 casi tipici



In un periodo di incertezza economica, molti liberi professionisti ritengono di non poter rifiutare un lavoro.
Invece una delle abilità cruciali che un libero professionista deve avere è proprio la capacità di dire "no", pena il sovraccarico di lavoro, scadenze e stress.

Un freelance di successo deve sentirsi libero di dire un “no” gentile ad un cliente.
Dire “no” è un must quando:

1. Qualcuno vi chiede di lavorare gratis o con un compenso molto inferiore a quello dei normali parametri di mercato.

Rispondetegli gentilmente che gli impegni già presi vi impediscono di occuparvi di loro e augurate al Vostro interlocutore di poter trovare in tempi brevi un’altrettanto valida soluzione.

E' facile come sembra. La vostra migliore risorsa è il tempo e utilizzarlo per un lavoro che non rende non solo non vi farà guadagnare, ma vi farà perdere la possibilità di trovarne uno più redditizio.

2. Vi viene chiesto di svolgere un lavoro in tempi brevissimi.

Informate il cliente che non si può svolgere il lavoro in modo efficace in quel poco tempo e proponetene un altro più consono. Se il cliente accetta il suggerimento, bene. Se invece insiste sulla sua scadenza, augurategli buona fortuna per trovare qualcuno che possa farlo.

Non è mai utile crearsi da soli le condizioni per lavorare male e in modo non professionale. I risultati saranno la logica conseguenza del poco tempo disponibile e la vostra reputazione ne soffrirà.

3. Vi viene chiesto di fare qualcosa eticamente e moralmente discutibile.

Informate il cliente che non siete interessati. In un mondo dove tutto ha un prezzo, la Vostra etica quanto vale? E’ sempre una questione di scelta personale, ma normalmente l’unica arma per il successo di un professionista è la sua reputazione. Quindi il gioco vale la candela? Ognuno può trovare la sua risposta.

4. Vi viene chiesto da un cliente di assumere più lavoro quando si è già sovraesposti economicamente con lui.

Questa situazione deve essere gestita bene, a mente fredda e con razionalità. Quindi sono decisamente consigliati una telefonata o meglio un incontro personale con il cliente.

Dichiarate che desiderate assumere il nuovo incarico ma che, prima di farlo, occorre trovare una soluzione per i crediti già maturati programmando con il cliente un rientro, anche se graduale, dei lavori svolti o in corso.
Siate aperti e disponibili nella trattativa perché ci potrebbero essere più soluzioni possibili. Qualunque cosa facciate, non fatevi prendere dal panico e non dite di sì solo per paura delle conseguenze.

La linea di fondo per i freelance è ricordarsi di avere il potere di dire di no e usarlo.
Non è una buona idea bruciare i ponti. E’ invece un’ottima idea lavorare quando le condizioni sono realmente possibili e vi permettono di fare la differenza.

Che cosa ne pensate? Altre situazioni in cui dire no?

mercoledì 5 maggio 2010

Il marketing personale secondo Andrea Colaianni


Per attivare un confronto "a distanza" sul marketing personale, ho rivolto 4 domande a colleghi ed amici professionisti.
Ne sono scaturite diverse mininterviste. Andrea Colaianni inaugura oggi la serie.


Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

A mio parere una strategia di marketing personale è fondamentale non solo oggi, ma è da sempre alla base del successo per un professionista e non solo per chi si occupa di comunicazione. Negli ultimi anni più che mai, la risonanza delle relazioni che creiamo sono ampliate grazie ai social media, la reputazione personale non interessa più solo coloro che lavorano nel nostro stesso settore, ma ad un audience molto più allargata.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Direi che gli strumenti sono una naturale evoluzione di quello che cerco di fare tutti i giorni nel mio lavoro; non tento quindi di focalizzarmi su di essi, quanto più sulla condivisione delle mie esperienze. Il mio blog è quello che più di tutti utilizzo, grazie alla possibilità di argomentare i miei punti di vista, mentre Twitter è un modo di condividere l'esperienza e gli spunti interessanti che provengono non solo da me, ma dal mercato di cui mi occupo in generale; perché no, far conoscere anche le mie passioni e il mio modo di essere.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Volere tutto e subito. Una promozione personale deve essere qualcosa di non artificiale, qualcosa che nasca dalla propria expertise e dalla propria personalità. Evitare quindi una strategia di over-activity su tutti i social network, condividere link senza aver letto il contenuto o promuovere solo le proprie attività. L'obiettivo in primis è di migliorare se stessi, prendendo il meglio delle esperienze altrui.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Trovare prima di tutto un proprio posizionamento, che sia il più possibile differente da quello degli altri. Creare un proprio tone of voice e uno storytelling che si sposi bene con chi siamo realmente, per non deludere nessuno nel momento in cui si incontrano offline le stesse persone con cui abbiamo avuto un esperienza online.



Andrea Colaianni, Marketing e Social Media Strategist, è autore del blog WoMarketing dove analizza le principali campagne marketing, advertising, social media, buzz e viral marketing. Blogger italiano e francese è co-autore del primo libro sul Buzz Marketing nei Social Media. Oltre a PromoDigital del gruppo internazionale Wikio, ha collaborato con diverse agenzie inglesi e francesi e insegna marketing e social media marketing in diversi master e università italiane.

martedì 4 maggio 2010

Personal social media



I social media sono piattaforme di conversazione e di condivisione. In questi "luoghi" puoi sviluppare la tua visibilità e la tua community.
Personal Platform è una semplice mappa che aiuta a identificare le possibili piattaforme utili allo sviluppo del tuo personal brand on line.

Clicca sull'immagine per ingrandirla.

Qui un interessante post di approfondimento: 100 personal branding tactics using social media.

E tu che social media usi?

via

lunedì 3 maggio 2010

Personal Branding per i professionisti


Personal Branding for the Business Professional è un free ebook di Chris Brogan che raccoglie una serie di consigli e suggerimenti utili allo sviluppo di un marchio personale per un professionista.

Tra i suggerimenti utili eccone alcuni:

- Il punto di base di partenza è il vostro blog o sito. Non tutti hanno bisogno di un blog. Ma la maggior parte persone che vogliono sviluppare un marchio personale lo dovrebbero fare.

- Cercate di non vantarvi, mai. Siate umili. Non falsamente, ma in modo vero perché quello che facciamo non è così importante come salvare delle vite.

- Ricorda che comunità e mercato sono due cose diverse.

- E’ molto importante essere se stessi nella costruzione di un brand personale. Essere affidabile è un elemento fondamentale per il vostro marchio.

- Il tuo marchio deve offrire un valore.

- Sforzati di imparare sempre. Più si impara, più si può offrire indietro.

- Partecipa alla conversazione. Inizia a condividere le tue idee.
- Scrivi dal cuore. Parla con il cuore.
- Aiuta gli altri a risolvere i loro i problemi.


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Da leggere anche il post When you are the brand.
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