Una guida semiseria e 10 consigli utili per gli spin doctor in una stimolante presentazione ricca di esempi di Dino Amenduni.
Eccoli in sintesi:
1. La variabile più importante è l’avversario.
2. Molto spesso le campagne sivincono per errori degli avversari, non per meriti propri (Mario Rodriguez).
3. Senza un’analisi (con dati) iniziale e un campaign manager non si dovrebbe neanche iniziare.
4. La campagna elettorale che stai facendo è sempre la più importante di tutte.
5. È quasi impossibile essere spin doctor per più di una campagna per volta.
6. Non sempre vince chi ha più denaro (ma non si può fare neanche una campagna a costo zero).
7. In campagna elettorale non esistono orari, non esistono i weekend, non esistono i giorni festivi, non esistono nemmeno le mansioni codificate.
8. È sempre meglio lavorare insieme a un’altra agenzia di comunicazione del luogo in cui ci sono le elezioni.
9. Se non ci sono militanti, volontari e sostenitori offline, non li troveremo di certo online.
10. Quando il candidato si convince del contrario di ciò che pensi sia giusto (e questo non è così grave), non perdere tempo: ‘attacca il ciuccio dove vuole il padrone’.
Infine la sintesi estrema: non prendiamoci troppo sul serio.
Le attività dello spin doctor, quindi, in un certo senso riassumono e per altro verso travalicano gli incarichi del tradizionale addetto stampa e del consulente ...
RispondiEliminadirei di si... anche se le reali mansioni dipendono molto dall'incarico fiduciario ricevuto.
EliminaInteressante in tal senso la descrizione che si trova su wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Spin_doctor
Grazie della visita, ciao a presto!